L’importanza dell’imaging TC 3D nella valutazione delle lesioni cranioencefaliche da arma da fuoco a carica singola

Abstract

The aim of this paper is to demonstrate that computed tomography (CT) and three-dimensional (3D) CT imaging techniques can be useful tools for evaluating gunshot wounds of the skull in forensic medicine. Three purposes can be achieved: (1) identifying and recognising the bullet entrance wound — and exit wound, if present; (2) recognising the bullet’s intracranial course by studying damage to bone and brain tissue; (3) suggesting hypotheses as to the dynamics of the event. Ten cadavers of people who died of a fatal head injury caused by a single gunshot were imaged with total-body CT prior to conventional autoptic examination. Three-dimensional-CT reconstructions were obtained with the volume-rendering technique, and data were analysed by two independent observers and compared with autopsy results. In our experience, CT analysis and volumetric reconstruction techniques allowed the identification of the bullet entrance and exit wounds and intracranial trajectory, as well as helping to formulate a hypothesis on the extracranial trajectory to corroborate circumstantial evidence. CT imaging techniques are excellent tools for addressing the most important questions of forensic medicine in the case of gunshot wounds of the skull, with results as good as (or sometimes better than) traditional autoptic methods. Scopo del nostro lavoro è stato dimostrare come le tecniche di imaging con tomografia computerizzata (TC) e 3D TC possano essere applicate in ambito medicolegale nella valutazione delle lesioni cranio-encefaliche da arma da fuoco, in particolare rispondendo a tre specifici quesiti: (1) individuare il foro d’entrata del proiettile e quello di uscita, se presente, differenziandoli tra di loro; (2) riconoscere la traiettoria intrasomatica del proiettile attraverso lo studio delle lesioni ossee e parenchimali; (3) fornire ipotesi sulla dinamica dell’evento. Sono stati esaminati mediante esame TC total body, prima dell’esame autoptico tradizionale, 10 cadaveri, deceduti in seguito a trauma cranioencefalico mortale, causato da singolo proiettile esploso da arma da fuoco a carica singola; dagli esami TC sono state ricavate ricostruzioni 3D con tecnica volume rendering; i dati sono stati esaminati da due esaminatori separati, quindi confrontati con i risultati autoptici. Nella nostra esperienza, le tecniche TC e di ricostruzione volumetrica, hanno permesso d’identificare il foro d’entrata e quello d’uscita, documentare la traiettoria intrasomatica del proiettile, fornendo ipotesi anche su quella extrasomatica, a conferma dei dati circostanziali. Le tecniche d’imaging TC sono in grado di soddisfare con performances uguali o, in alcuni casi, superiori alla metodica autoptica tradizionale, molti dei principali quesiti forensi in casi di ferite cranio-encefaliche d’arma da fuoco a carica singola.