Abstract
Síntesi: La lettera Sicut manifestum, Gregorio IX del 17 settembre 1228 indirizzata a Chiara, figlia di Favarone di Offreduccio di Assisi e alle sue compagne, è certamente un documento originale. Nell’archivio del monastero di Santa Chiara di Assisi, come pure nelle testimonianze delle sorores di San Damiano rese durante il Processo di canonizzazione della donna di Assisi, il testo è chiamato Privilegium paupertatis. In esso il papa concedeva ad un gruppo di donne il singolare privilegio di poter vivere la scelta della più profonda povertà e, di conseguenza, di non essere forzate da nessuno a ricevere possedimenti. Il saggio analizza gli antefatti della concessione del privilegium ed insieme delinea gli svolgimenti successivi. Ne emerge una inconsueta capacità, da parte della donna di Assisi, a gestire rapporti con i vertici della Chiesa romana, dalla quale richiede sempre conferma della propria scelta di vita, senza però mai rinunciare alla libertà che le derivava dalla sua scelta evangelica.